Cari Assofrigoristi,
Sono oramai trascorsi dieci anni da quando è iniziato l’obbligo di certificarci per manipolare i gas fluorurati e nostro malgrado siamo ora costretti a ripetere l’esame ed a sostenerne i costi.
Ci sentiamo in dovere di esporvi il nostro pensiero in maniera esplicita, per fare chiarezza su come il gruppo dirigente di Assofrigoristi sta ragionando e affrontando questo tema e le questioni ad esso collegate
Innanzitutto precisiamo che in passato abbiamo sempre sostenuto che le competenze dovessero essere certificate, ma la certificazione non deve avvenire in questo modo. Ve ne spieghiamo il motivo:
1) siamo d’accordo su un esame di entrata che dimostri la conoscenza dell’argomento, ma non deve essere necessario ripeterlo ogni dieci anni (neppure l’esame di guida si ripete);
2) l’esame di valutazione deve essere un vero esame, deve essere più selettivo: se la percentuale di coloro che non lo superano è prossima allo zero, significa che è la sua formula non è qualificante;
3) vi è una totale assenza di vigilanza sulle società che erogano questo servizio tanto che vediamo offerte di certificazione Fgas e UNI EN13 313 nella stessa sessione d’esame, una formula che per tipologia assomiglia alle offerte al supermercato ”prendi 3 paghi 2″.
Potremmo continuare con altre argomentazioni ma non vogliamo annoiare chi sta leggendo.
Nel settembre 2022 abbiamo incontrato il Ministero e abbiamo proposto di attendere la pubblicazione del nuovo regolamento Fgas (che spingerà verso l’utilizzo di nuovi refrigeranti e richiederà nuove competenze) per rinnovare la certificazione sui gas fluorurati per la categoria.
Governo vacante e troppi interessi in gioco hanno fatto sì che la nostra proposta, nonostante sia stata definita logica e di buon senso dai funzionari che l’hanno ricevuta, non abbia avuto seguito.
Deve essere chiaro un punto: sappiamo che gli attori che erogano questo servizio sono aziende e quindi stanno facendo un’attività che ha come scopo un profitto, in questo caso anche decisamente grande, ma abbiamo ritenuto di tirarci fuori da questo sistema che non condividiamo per dare un segnale.
L’Associazione è tale se fa l’interesse del frigorista, non certo se lucra sugli obblighi di legge.
Ci siamo adoperati per formulare un’offerta seria ed economicamente conveniente per i nostri Associati e ringraziamo APAVE per aver collaborato con noi su questo specifico argomento, in modo da rivolgerla a voi senza guadagnarci un solo euro.
Il futuro prossimo ci vedrà impegnati per fare valere le nostre proposte:
certificazione con esame esclusivamente di abilitazione inziale, che si tratti di Fgas, FER, saldobrasatura
mantenimento tramite formazione continua così come avviene per gli ordini professionali (esistono fondi che la finanziano): in questo modo il frigorista impegnerà risorse economiche per formarsi per le sole attività che svolge o che lo interessano per sviluppare la sua attività;
riconoscimento della categoria tramite una lettera dedicata ai sensi degli articoli 3 e 4 del D.M. 37/08